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IL LIBRO DELLA SETTIMANA: "Il caffè sospeso. Saggezza quotidiana in piccoli sorsi."

15-07-2020

"Quando un napoletano è felice per qualche ragione, invece di pagare un solo caffè, quello che berrebbe lui, ne paga due, uno per sé e uno per il cliente che viene dopo. È come offrire un caffè al resto del mondo..." Il caffè sospeso è un'usanza partenopea, ma anche una filosofia di vita. Questo libro raccoglie il meglio dei suoi articoli usciti su quotidiani e riviste dal 1977 al 2007 e mai pubblicati in libreria. Filosofia greca applicata alla vita quotidiana, aneddoti pieni di senso non comune, l'Italia passata sotto la lente dell'ironia: un pezzo dopo l'altro il libro compone una perfetta summa del pensiero di Luciano De Crescenzo.

LIBRO DELLA SETTIMANA: "Niente caffè per Spinoza"

10-07-2020

E mentre il sole entra a secchiate dai vetri, mentre il libeccio passa «in un baleno dall'orizzonte al midollo, modificando i pensieri e l'umore», il profumo della zuppa di lenticchie si mescola ai Pensieri di Pascal, creando tra i due un'armonia silenziosa e bellissima. «Bisogna che io legga nelle cose piccole verità universali. Ma mi occorre la sua collaborazione», dice il Professore a Maria Vittoria. E non resta che dargli ragione, perché in fondo siamo tutti responsabili della forma che imprimiamo alla felicità, nostra e degli altri. Quando all'ufficio di collocamento le propongono di fare da cameriera e lettrice a un vecchio professore di filosofia che ha perso la vista, Maria Vittoria accetta senza pensarci due volte. Il suo matrimonio sta in piedi «come una capannuccia fatta con gli stuzzicadenti» e tutto, intorno a lei, sembra suggerirle di essere arrivata al capolinea. Il Professore la accoglie nella sua casa piena di vento e di luce e basta poco perché tra i due nasca un rapporto vero, a tratti comico e mordace, a tratti tenero e affettuoso, complice. Con lo stesso piglio livornese gioioso e burbero, Maria Vittoria cucina zucchine e legge per lui stralci di Pascal, Epitteto, Spinoza, Sant'Agostino, Epicuro. Il Professore sa sempre come ritrovare le verità dei grandi pensatori nelle piccole faccende di economia domestica e Maria Vittoria scopre che la filosofia può essere utile nella vita di tutti i giorni. Ogni lettura, per lei, diventa uno strumento per mettere a fuoco delle cose che fino ad allora le erano parse confuse e raccogliere i cocci di un'esistenza trascorsa ad assecondare gli altri. Intorno c'è Livorno, col suo mercato generale, la terrazza Mascagni e Villa Fabbricotti, le chiese affacciate sul mare. E una girandola di personaggi: gli amici coltissimi del Professore, la figlia Elisa, la temibile Vally, cognata maniaca del controllo, la signora Favilla alla costante ricerca di un gatto che le ricorda il suo ex marito, i vecchi studenti che vengono a far visita per imbastire interminabili discussioni. E poi Angelo, ma quello è un discorso a parte. A poco a poco Maria Vittoria e il Professore s'insegneranno molto a vicenda, aiutandosi nel loro opposto viaggio: uno verso la vita e l'altro – come vuole l'ordine delle cose – verso la morte. Senza troppi clamori, con naturalezza, una volta chiuso il libro ci rendiamo conto che la lezione del Professore sedimenta dentro a tutti noi: dai libri che amiamo è possibile ripartire sempre, anche quando ogni cosa intorno ci dice il contrario.

Il caffè e l'amore

15-06-2020

Se l’amore è nell’aria…di sicuro ha il profumo del caffè.

Sin dall'antichità molte culture si sono interrogate sugli effetti positivi o negativi del caffè sulla vita di coppia e specificatamente sulla vita sessuale. Si diceva che la caffeina rendeva sterili o che provocava parti prematuri o addirittura malformazioni al feto. Di contro altri arrivavano a conclusioni esattamente opposte. Oggi le sperimentazioni di laboratorio e la raccolta di dati provenienti da studi di vario genere e da tutto il mondo portano a ben poche "sentenze", ma sicuramente forniscono risposte tutt'altro che allarmanti sull'abitudine di gustare dei buoni caffè se si vive in coppia.

Per cominciare non è vero che le donne che bevono caffè hanno più difficoltà a rimanere incinte come si conclamava fino a pochi anni fa, promuovendo la bevanda addirittura come anticoncezionale naturale: non ci sono fondamenti scientifici sulla teoria ne' evidenze statistiche.
Idem sulle teorie che mettevano in guardia sulla somministrazione di caffè durante la gestazione onde evitare parti prematuri, bambini malformati, sottopeso, ecc.

Di contro si è dimostrato di recente che la caffeina stimola la motilità degli spermatozoi negli uomini, e di conseguenza facilita non poco il processo di fecondazione. Inoltre la caffeina - pur non essendo un afrodisiaco - ha effetti stimolanti sul buon umore e nella produzione di endorfine: un toccasana e comunque un valido aiuto per accendere il desiderio nel rapporto di coppia.

 

Fonte: torrisi.it

Io Erre e la pioggia. La vita tra caffè, amore e odio.

13-06-2020

Il libro della settimana

La vita tra caffè, amore e odio. Ci sono pensieri che attraversano la vita di ogni giorno, persone e luoghi che ci appartengono da sempre. Le incontriamo, prendiamo, perdiamo e ritroviamo, cose, luoghi e persone che ci hanno fatto arrivare ad oggi. E oggi abbiamo il nostro passato, l'attimo che stiamo vivendo e tutti i sogni che ci porteranno a domani.

Caffè e letteratura

04-06-2020

La gente felice legge e beve caffè è il nome di un caffè letterario in Rue Vieille-du-Temple a Parigi gestito da Diane e dal suo amico Felix. La piccola vetrina in legno, la porta con il campanellino al centro che trilla all’ingresso di qualcuno, l’insegna scelta da Diane qualche anno fa (forse cinque) quando ancora l’aggettivo felice aveva per lei un significato.

Le cose belle possono anche finire, con questa possibilità del destino raramente facciamo i conti e quando Diane perde in un tragico incidente stradale Colin e Clara, marito e figlia di pochi anni, la sua vita crolla.

Il suo caffè viene lasciato alla gestione di Felix, le sue giornate passano nel sonno – che è oblio – tra abiti non più lavati di Colin e peluche di Clara stretti al cuore. L’inizio di questo romanzo è straziante.

Diane è una giovane donna che ha perso marito e figlia in un incidente automobilistico. Da quel momento, tutto in lei si fa pietra, ad eccezione del cuore, che continua a battere. Ostinatamente. Dolorosamente. Inutilmente. Smarrita nel limbo dei ricordi, non ritrova più la strada per la vita. La sua sola consolazione è l'amicizia del fedele e disinteressato Felix. Finché, a un anno dalla tragedia, quando i parenti cercano di costringerla ad andare alla cerimonia di commemorazione, decide di lasciarsi tutto alle spalle e partire per l'Irlanda, dove aveva sognato di andare con la sua famiglia. Arrivata a Mulranny, nel cuore della verdissima e piovosa isola di smeraldo, Diane trova due deliziosi "zii" che la adottano e la riempiono d'affetto, e un vicino di casa affascinante quanto burbero dal quale non può fare a meno di sentirsi attratta. Il passato non si dimentica, ma il futuro - forse - è a portata di mano.

Dieta alla caffeina: questa molecola aiuta contro i grassi e gli zuccheri

03-06-2020

Il tè e la caffeina stessa possono essere considerati agenti anti-obesità, come spiega Elvira Gonzalez de Mejia, una delle autrici dello studio la quale aggiunge i risultati di questa ricerca confermano che il tè e la caffeina in generale possono essere utilizzate per nuove strategie onde prevenire il sovrappeso

MILANO – Una tazzina di caffè è dalla parte di chi vuole mantenersi in linea: non solo riduce il rischio di sviluppare la sindrome metabolica, ma è anche un alleato per la dieta. Caffeina vs zucchero e grassi: una bella lotta, vinta dalla salute dell’organismo. Esploriamo i risultati degli esperimenti scientifici, dal sito notiziescientifiche.it.

Dieta alla caffeina: ecco cosa dice la scienza

La caffeina può rivelarsi utile come elemento di compensazione per una dieta con troppi grassi o zuccheri. A questa conclusione è arrivato uno studio prodotto da ricercatori dell’Università dell’Illinois. I quali infatti dichiarano di aver scoperto che questa sostanza, naturalmente presente nel caffè o nel tè, aiuta a limitare l’aumento di peso e la produzione di colesterolo. Anche in quelle diete non proprio salutari.

I ricercatori hanno effettuato esperimenti sui ratti facendo consumare a questi ultimi caffeina derivata dal tè

Mostrando così che gli animali guadagnavano il 16% in meno di peso. Inoltre, accumulavano il 22% in meno di grasso corporeo nei confronti di quei ratti che consumavano invece tè decaffeinato pur avendo una dieta simile. Stessi effetti si avevano con la caffeina estratta dal caffè e con la caffeina sintetica.

Per gli esperimenti i ricercatori hanno utilizzato il tè Mate

Una bevanda ricca di sostanze fitochimiche, flavonoidi e aminoacidi molto diffusa nell’America Latina. La proporzione di caffeina in questa tipologia di tè può variare da 65 a 130 mg. I ratti che hanno partecipato allo studio, oltre ad assumere questa caffeina oppure ad assumere tè decaffeinato, dovevano portare avanti una dieta che conteneva ben il 40% di grassi, il 45% di carboidrati e il 15% di proteine.

L’esperimento sulla dieta è durato quattro settimane

E alla fine la percentuale di massa corporea magra dei ratti che ingerivano caffeina derivata dal tè, dal caffè o dalle fonti sintetiche era maggiore dei ratti che non avevano assunto caffeina.

A questo punto il tè e la caffeina stessa possono essere considerati agenti anti-obesità, come spiega Elvira Gonzalez de Mejia, una delle autrici dello studio la quale aggiunge i risultati di questa ricerca confermano che il tè e la caffeina in generale possono essere utilizzate per nuove strategie onde prevenire il sovrappeso dell’obesità nonché tutti i disturbi metabolici associati.

Fonte: notiziescientifiche.it

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13-05-2020

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Chicchi di frolla al caffè

29-08-2019

Chicchi di frolla al caffè

 

I chicchi di frolla sono dei simpatici biscotti da sgranocchiare durante la giornata.

Per il fine settimana preparo sempre qualche biscotto, non solo per la colazione della famiglia ma anche da offrire agli amici che ci vengono a trovare. Quelli che preferisco sono i baci di frolla, i biscotti mandorle e cioccolato e questi chicchi al caffè che hanno incantato chiunque.

La particolarità di questi biscotti è nella forma che li rende simili a veri chicchi di caffè e nel sapore della frolla che riunisce in se il gusto intenso del cacao amaro e l’aroma di un espresso.

Può sembrare che ci voglia un’infinita pazienza per farli, in realtà non è affatto complicato e dopo i primi minuti ci si fa subito la mano. Inoltre non devono essere perfetti, il bello dei prodotti fatti in casa sono proprio le imperfezioni, che trasmettono quel senso di lavoro fatto a mano e con amore che coccola tutti i commensali. Potete realizzarli della dimensione che preferite, non vi consiglio quella dei veri chicchi di caffè perché sono troppo piccoli ma neanche troppo grandi da perdere la forma.

Dunque, se volete preparare qualche biscotto sfizioso per il fine settimana, da servire sul piattino del caffè a fine pranzo o semplicemente volete farne qualcuno per decorare qualche torta o semifreddo, questi chicchi di frolla al caffè fanno davvero un gran bell’effetto e il successo è assicurato.

Vediamo come farli.

  • Difficoltà:
    Bassa
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  • Preparazione:
    40 minuti
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  • Cottura:
    12-15 minuti
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  • Porzioni:
    4 persone
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  • Costo:
    Basso

Ingredienti

  • Farina 00 140 g

  • Burro Ammorbidito 55 g

  • Zucchero 55 g

  • Caffè Solubile (colmi) 2 cucchiaini

  • Uovo 1

  • Cacao Amaro In Polvere 15 g

Preparazione

  1. Preparate mezza tazzina di caffè solubile e tenetela da parte.

    In una ciotola riunite la farina con lo zucchero e il cacao in polvere.

    Unite il burro ammorbidito e lavorate con la punta delle dita fino ad ottenere un composto sbriciolato. Aggiungete l’uovo, il caffè solubile e impastate bene e velocemente  per amalgamare il tutto. Date all’impasto la forma di una palla, avvolgetelo nella pellicola e mettetelo a riposare in frigorifero per 1 ora.

  2. Trascorso il tempo di riposo riprendete la frolla  dal frigorifero dividetela in tre parti e rimettetene due in frigorifero. Lavorerete una parte per volta perché è’ molto più semplice e veloce dare forma ai chicchi di frolla quando l’impasto è più sodo e non si appiccica alle mani.

    Preparate una leccarda con sul fondo un foglio di carta da forno.

    Prelevate un poco di impasto alla volta e rotolandolo tra le mani fate tante palline. Man mano depositatele nella leccarda un poco distanziate tra di loro.  Pressando al centro di ognuna con un bastoncino da spiedini realizzate lo spazio che da ai chicchi la loro classica forma. Pressate bene in modo che in cottura lo spazio non si richiuda con il gonfiarsi della frolla.

    Infornate in forno statico preriscaldato 170°C per 12-15 minuti. Sfornate e fare raffreddare completamente i chicchi di frolla su una gratella.

    Non vi resta che gustare i vostri chicchi golosi con un buon espresso.Preparate u buon espresso e godetevi i vostri chicchi di frolla.

  3. Fonte: blog.giallozafferano.it

Le origini del caffè

29-08-2019

Le origini del caffè: quando e dove  è stato scoperto?

La storia del caffè, tra miti e leggende

Non si sa esattamente quando il caffè sia stato scoperto per la prima volta ma si presume che le sue origini siano molto lontane e remote; infatti gli archeologi hanno trovato  degli scritti risalenti al 900DC su cui erano riportate le descrizioni riguardo l’uso del caffè come medicina.

Inoltre vi è una leggenda che attribuisce la scoperta del caffè ad un pastore etiope di nome Kaldi, il quale osservò che il suo gregge era molto attivo dopo aver ingerito delle bacche rosse ossia le bacche di caffè. Così decise anch’egli di assaggiarle e scopri l’effetto energetico che quest’ultime erano in grado di produrre.

A poco a poco l’usanza di utilizzare le bacche di caffè come cibo energetico si diffuse sempre di più tra la gente del luogo la quale imparò a crearne una bevanda.

Dall’Etiopia l’uso del caffè si diffuse nelle zone limitrofe. La prima piantagione di caffè sorse nello Yemen dopodiché la coltivazione si diffuse progressivamente anche in Arabia e in Egitto dove il caffè come bevanda divenne ben presto una vera e propria abitudine.

 

Fonte: caffèsulweb.it

Caffè e insonnia

29-08-2019

È opinione diffusa che il caffè di sera faccia male, impedendoci di dormire serenamente a causa della dose di caffeina contenuta in una tazzina di espresso. Ma è davvero così? Molte controindicazioni del caffè, come abbiamo visto interrogandoci qualche tempo fa a proposito del fatto che possa far male, non sono sostenute dalla scienza. Al contrario, i ricercatori hanno scoperto che è un ottimo protettore contro la cirrosi epatica e che contribuisce a mantenere il cuore in salute. Caffè-dipendenti, uniamoci e scopriamo tutte quelle abitudini che non dobbiamo abbandonare e perché.

CAFFÈ E INSONNIA: CHE RAPPORTO?

L’insonnia è un problema molto sentito tra gli italiani, tant’è che ben tre su dieci faticano abitualmente ad addormentarsi. E, in questi casi e non soltanto, si sente spesso dire che sia assolutamente da evitare il caffè dopo una certa ora del pomeriggio, pena l’impossibilità di prendere sonno. Se è vero che la caffeina può avere delle controindicazioni, non ci sono evidenze scientifiche che legano in maniera diretta, esclusiva e inequivocabile questa abitudine con la patologia.

PERCHÉ BERE IL CAFFÈ DI SERA NON FA MALE?

Sono proprio le caratteristiche dell’insonnia a farci capire che si tratta di un problema con radici più profonde e non direttamente influenzabile da un caffè serale ogni tanto. Si tratta, infatti, di un disturbo del sonno caratterizzato dalla difficoltà di addormentarsi o di dormire a sufficienza e in maniera continua durante la notte.

Le cause possono essere molteplici come assumere determinati farmaci per un lungo periodo, depressione, ansia, abuso di sostanze eccitanti come l’alcol e, anche, il caffè. Esiste poi una potenziale correlazione tra insonnia e alcune patologie come la bronchite o dolore cronico che possono disturbare il sonno provocando la cronicizzazione di questo tipo di problema.

Il punto è, quindi, non tanto l’orario in cui si consuma l’ultima tazzina di espresso o l’ultimo cappuccino della giornata, quanto la quantità complessiva di caffeina che assumiamo con la dieta, in particolare se combinata con gli altri fattori di “rischio insonnia”.

PIÙ O MENO CAFFEINA

Proprio perché la quantità è cruciale per capire le controindicazioni del caffè, è importante specificare che non tutte le tazzine di espresso contengono la stessa quantità di caffeina. Essa, infatti, varia a seconda delle preparazioni e all’origine. L’arabica, per esempio, contiene un livello medio di questa sostanza, mentre il Robusta ne è ricco. Il caffè solubile ne contiene, invece, generalmente una bassa quantità, mentre quello preparato con la moka tradizionale, quello non filtrato e quello napoletano ne contengono molta.

CONTROINDICAZIONI DEL CAFFÈ E DELLA CAFFEINA

Bere il caffè di sera, dunque, non provoca automaticamente insonnia, a patto che le dosi giornaliere non superino i 300 mg, il corrispettivo di circa tre tazzine. La caffeina, però, non si trova solamente nell’espresso, ma anche nel tè, nella cioccolata calda o nella Coca Cola: come regolarsi, dunque, per non esagerare?

Caffè 3 tazzine
Tè nero 6 tazze
Cioccolata calda 8 tazze
Coca Cola 10 lattine

L’insonnia non è l’unica (parziale) conseguenza sull’organismo di un abuso di caffeina, infatti tra gli altri effetti ricordiamo bruciori di stomaco, tachicardia, ipertensione, tremori ed eccitabilità.

Una ulteriore curiosità è che il caffè aiuta a dimagrire per via dell’effetto lipolitico della caffeina e del contenuto apporto calorico, però attenzione allo zucchero: aggiungerne anche un solo cucchiaino annulla completamente il beneficio e, al contrario, ne accresce l’apporto calorico di 20 calorie.

Un aumento ridotto, ma comunque considerevole, se pensiamo al fatto che facciamo riferimento a una semplice tazzina di caffè, è determinato anche dall’aggiunta di latte.

In conclusione, il caffè sembra avere più effetti positivi che controindicazioni. E se ciascun caso andrebbe affrontato in maniera soggettiva con un esperto, il cui parere non può essere sostituito da questo articolo, il consiglio è di non abbondare con le dosi, soprattutto per chi già è a rischio insonnia. Se proprio non si riesce a rinunciare all’aroma del caffè anche di sera, perché non optare per un decaffeinato che, come spiegato dal professor Enzo Spisni in questa intervista, non fa male. Lo sapevate?

 

Fonte: ilgiornaledelcibo.it

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