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Come coltivare una pianta di caffè in casa

29-08-2019

Amanti del sapore del caffè o meno, per tutti è possibile approfittare di una delle molte qualità di questo alimento. Non pensiamo all’aroma, ma piuttosto alla pianta in sé e per sé che può rivelarsi un gradevole ornamento tra davanzali e giardini.

Coltivare una pianta di caffè non è semplice, ma seguendo alcuni consigli utili si può provare a curare la propria piantina. Se seguiti con attenzione e fortunati abbastanza con i fattori ambientali, otterrete un risultato di sicura soddisfazione.

Coffea arabica: caratteristiche della pianta

Non tutte le piante sono adatte allo scopo di essere coltivate dentro casa. Il consiglio è di scegliere la Coffea Arabica che ben reagisce al clima mite di molte regioni italiane e che, in generale, si adatta bene anche a quello domestico. È utile, inoltre, acquistare la piantina presso un negozio di fiori ed evitare la semina che è particolarmente elaborata e complessa.

Vediamo di che tipo di pianta di tratta. La Coffea appartiene alla famiglia delle Rubiacee ed è una pianta sempreverde con portamento arbustivo. Le foglie sono di un verde intenso, ovali e lunghe circa 15 centimetri, mentre il tronco non supera in altezza il metro e mezzo di altezza, almeno finché la pianta viene coltivata in vaso e in casa. I fusti sono generalmente piuttosto esili, mentre i fiori sono bianchi, stellati e generalmente emanano un profumo dolce molto gradevole.

La Coffea arabica, come ricorda il nome, non è una pianta tipicamente europea, al contrario ha origine in Etiopia e oggi è diffusa in tutta l’area tropicale. Tra tutte le specie, quella che viene utilizzata maggiormente per il caffè è la variante Moka. Questa produce chicchi di caffè molto piccoli, ma dall’aroma particolarmente intenso. Altre molto adatte alla produzione del caffè cono la Tipica, la Bourbon e la Maragogype. Tuttavia per scegliere quella da coltivare in casa è preferibile chiedere consiglio anche al fiorista.

Come coltivare una pianta di caffè in casa

La premessa necessaria quando si parla della coltivazione della pianta di caffè è che dobbiamo abbandonare subito ogni velleità produttiva. Infatti, si tratta di una pianta ornamentale, almeno finché curata a livello domestico.

Di cosa c’è bisogno?

Per prima cosa, dunque, dobbiamo assicurarci di acquistare una piantina di Coffea Arabica e procurarci un vaso di circa 25 centimetri di diametro, del terriccio con torba, del fertilizzante apposito e un nebulizzatore.

Tempi e luoghi della coltivazione

Le piante di caffè, generalmente, fioriscono verso la fine della primavera, ma in Italia questa viene anticipata al mese di marzo proprio per ragioni climatiche. I fiori, che hanno una tipica forma a stella, sono di colore bianco e creano un gradevole contrasto con le foglie, ampie, scure e lucide.

Solo la pianta adulta, dopo alcuni anni quindi, dà anche dei frutti, tra la fine dell’estate e l’autunno. I frutti, detti anche drupe, sono tondeggianti, verdi quando sono ancora acerbi e rossi da maturi. All’interno sono contenuti due semi verdi che, a conclusione del processo di produzione del caffè, prendono la classica forma e colore dei grani che conosciamo.

Dal punto di vista della conservazione della pianta del caffè, possiamo tenerla tranquillamente all’aperto durante la bella stagione e, in generale, quando la temperatura esterna supera i 22° diurni. Se il termometro, però, segna più di 30-32°, soprattutto in assenza di umidità, la pianta potrebbe essere danneggiata: la soluzione in questo caso è quella di tenere sotto controllo l’irrigazione e ricordarsi di nebulizzare anche il vaso e le foglie, oltre al terriccio.

D’inverno, invece, è meglio tenerla in casa, prestando attenzione al fatto che non le manchi mai il contatto con la luce del sole.

La cura della pianta di caffè

La prima regola per prendersi cura della coltivazione di una pianta di caffè è che le irrigazioni devono essere frequenti: quotidiane durante l’estate, leggermente diradate durante l’inverno, anche in relazione al grado di umidità ambientale. C’è chi consiglia di portare a termine questa fase non in maniera tradizionale, ma vaporizzando il fogliame. L’ideale è impiegare dell’acqua a temperatura ambiente e almeno una volta al giorno, badando bene ad evitare il ristagno d’acqua.

Proprio per questo, il terriccio scelto per coltivare il caffè in vaso deve rispondere a due caratteristiche specifiche: essere drenante e con un pH tendenzialmente acido, compreso tra 5 e 6. La concimazione, poi, è molto importante: per le piante più giovani va ripetuta una volta al mese in primavera e in estate, mentre per le piante adulte la frequenza si riduce ad una volta alla settimana.

Dal momento che una pianta in salute può raggiungere anche altezze considerevoli, il rinvasodella Coffea arabica va programmato una volta all’anno passando ad un vaso di diametro più ampio di circa 2 centimetri. Ugualmente bisogna ricordare di potare in maniera regolare la pianta: l’obiettivo è mantenere un aspetto ordinato e accrescere le possibilità di fioritura e, di conseguenza, fruttificazione se è abbastanza matura.

Salute della pianta

Fortunatamente la pianta del caffè resiste in maniera efficace alla maggior parte delle malattie: gli esperti segnalano che talvolta può essere colpita dalla cocciniglia e dagli afidi, ma non capita spesso.

Possiamo, tuttavia, osservare alcune problematiche della pianta a cui possiamo porre rimedio autonomamente. Per esempio, se le foglie diventano opache è possibile che la Coffea sia esposta a troppi cambiamenti di temperatura e, di conseguenza, è necessario spostarla in una posizione dove le condizioni ambientali siano più stabili.

Se, invece, le foglie appassiscono e cadono, è probabile che la pianta non abbia ricevuto acqua a sufficienza. Un suggerimento utile per migliorare il tipo di irrigazione è sistemare sul fondo del vaso dei sassolini in modo che, in futuro, l’acqua possa sgrondare più facilmente.

Infine, se le foglie dovessero iniziare ad ingiallire, anche a macchie, dobbiamo prestare attenzione alla presenza di sottili ragnatele sulle foglie e in particolare sulla parte inferiore. Nel caso in cui ci siano, è probabile che la Coffea sia stata attaccata da un ragnetto rosso,un acaro che prolifera in ambienti secchi. Per questo motivo il primo rimedio da porre è aumentare la frequenza delle nebulizzazioni e, eventualmente, impiegare un insetticida specifico. In aggiunta è possibile rimuovere direttamente anche il parassita, se lo riconosciamo ad occhio nudo.

In generale, non dobbiamo farci spaventare delle possibili malattie o dai parassiti che potrebbero attaccare la Coffea arabica, perché nella maggior parte dei casi coltivare la pianta del caffè in casa è molto semplice e può offrire molte soddisfazioni. Eravate a conoscenza di questa possibilità?

 

Fonte: coind.it

Caffè, il più costoso è cagato in Indonesia

23-08-2019

Il Kopi Luwak è frutto dell'intestino dello zibetto

Il Kopi Luwak è un tipo di caffè prodotto con le bacche, ingerite, parzialmente digerite e defecate dallo zibetto comune delle palme, a metà tra un panda ed una scimmia, che è particolarmente ghiotto di bacche di caffè. Potete anche chiamarlo civetta delle palme, o paradoxurus hermaphroditus. È il caffè più costoso del mondo perché una tazzina di questo “oro nero” costa addirittura quindici euro.

Il nome deriva dall’indonesiano Kopi, caffè, e Luwak, nome locale dello zibetto delle palme. Questo particolare tipo di caffè viene prodotto principalmente nelle isole di Sumatra, Giava, Bali e Sulawesi. Prima di tale scoperta, chi possedeva piantagioni di caffè considerava l’animale una minaccia per i propri guadagni, ma una volta scoperte le qualità di questo processo, le cose sono cambiate, mettendo a repentaglio la vita di queste povere scimmiette per il risvolto della medaglia (che vengono rinchiuse in gabbie per aumentarne la quantità). In realtà questo non mastica i chicchi, ma li digerisce senza subire radicali trasformazioni. Una volta defecati vengono raccolti dal terreno, privati dell’involucro esterno e infine tostati. Al gusto sembra più dolce, forse perché gli enzimi presenti nel tratto intestinale del Luwak distruggono proteine e sostanze del chicco, riducendone il senso amaro. Ed il sapore tende ad assomigliare a quello del cioccolato. Possiede una notevole carica aromatica, una pregiatissima e persistente crema, un eccellente equilibrio gustativo in cui non spiccano note particolari di acido o amaro e un eccezionale retrogusto che ricorda la vaniglia, sentori di tabacco e un leggero amaro alle erbe.

IL KOPI LUWAK IN ITALIA A Fiano Romano, a circa 50 km da Roma, è Caffè Italia uno dei principali produttori ed esportatori di questo caffè così particolare (commercializza addirittura delle cialde di Kopi Luwak). Ma questo caffè, nel Bel Paese, è quasi introvabile, per questo vi consigliamo di non lasciarvi scappare, se passate da Firenze, questa “serie limitata” di caffè luwak che lo porta al bancone del bar ChiaroScuro di Via del Corso 13r, a Firenze. Per ogni info in più contattateci allo 055 214247.

STUDI IN CORSO Attualmente ci sono ricercatori che tentano di riprodurre in laboratorio la biofermentazione del caffè Kopi Luvak da parte della civetta delle palme: una soluzione potrebbe venire dal latte, che contiene alcuni batteri già usati per altre varietà di caffè nel cosiddetto metodo a umido. Il successo di queste ricerche avrebbe parecchi vantaggi: per esempio, il processo manifatturiero non dipenderebbe più da un animale e sarebbe accettato anche da coloro che considerano l’attuale processo disgustevole. Inoltre, si potrebbe produrre una quantità più elevata di questo caffè, che sarebbe disponibile a prezzi più moderati.

 

Fonte: vivaitaliani.it

 

LE CALORIE DEL CAFFE'

09-08-2019

Le calorie del caffè sono talmente contenute da risultare irrisorie. Senza aggiunta di zucchero o latte, una tazzina di caffè fornisce all'organismo approssimativamente 2 Kcal; il consumo di questa bevanda, infatti, non comporta assunzione di nutrienti (se non in tracce), né tanto meno di calorie. Oltretutto la caffeina contenuta in un caffè innalza leggermente il metabolismo, per cui il caffé non zuccherato potrebbe essere considerato un alimento a calorie negative.

Chiaramente, l'apporto energetico di un caffè corretto con latte, panna o alcolici aumenta notevolmente rispetto alla controparte amara. Per calcolare le calorie di una tazzina di caffè corretto secondo le proprie abitudini, è sufficiente selezionare dai menù a tendina le varie aggiunte, specificando di volta in volta i rispettivi quantitativi.

 

Alcuni esempi pratici

Calorie del caffè con un cucchiaino di zucchero di canna grezzo od una zolletta (6 grammi circa) = 23,5 Kcal

Calorie del caffè amaro macchiato con latte = 10 Kcal

Calorie del caffè amaro con 10 ml di sambuca = 25 Kcal

Caffè: alimento a calorie negative?

Grazie al suo elevato contenuto in caffeina, il caffè viene spesso indicato come bevanda amica del dimagrimento, capace di far bruciare più calorie di quante ne fornisce. Ogni tazzina di caffè, in particolare, aumenta il dispendio energetico dell'organismo di circa 20 KCal, grazie all'effetto stimolante esercitato dalla caffeina. Pensare di dimagrire a furia di caffè o caffeina, comunque, non è certo una buona idea poiché gravi sono gli effetti collaterali di tale pratica. Una persona sana non dovrebbe consumare più di tre tazzine di caffè al giorno, mentre alcune categorie di soggetti (tra cui gravide, bambini, ipertesi, cardiopatici, gastritici) dovrebbero astenersene indipendentemente dal fattore calorie.


Tratto da https://www.my-personaltrainer.it/nutrizione/calorie-caffe.html

Senza caffè al mattino? Se saltate la solita dose rischiate il mal di testa

07-08-2019

Merlin Thomas, ricercatore australiano, ha scoperto che la causa è nella caffeina che, bloccando i recettori dell’adenosina, migliora le attività celebrali

di VALENTINA VENTURI

FORSE settemila caffè, come cantava Alex Brizzi sono un po’ troppi, ma di quello preso la mattina non se ne può proprio fare a meno, al punto che se si salta la dose giornaliera, si può rischiare un forte mal di testa. Non è una boutade, ma il frutto della ricerca che Merlin Thomas, docente di Medicina alla Monash University, ha raccontato al sito inglese “The Conversation”. La caffeina è uno stimolante che entra in circolo velocemente nel cervello e blocca i recettori dell’adenosina, un neurotrasmettitore con funzione inibitoria responsabile del torpore dell’attività cerebrale.

Se appena svegli beviamo il caffè inibiamo l’adenosina, ricevendo in cambio una sensazione di rinvigorimento, concentrazione e leggera euforia. I benefici sono noti e possono persino migliorare la performance cognitiva durante la guida o una lezione. Da qui il bisogno di caffeina. Ma attenzione, il rischio è l’assuefazione. Se si salta la dose abituale, il cervello, che è allenato a raggiungere un determinato status di reattività dopo averla bevuta, si ritrova in deficit: ci sentiremo stanchi, privi di attenzione, irritabili e a volte persino lunatici. Il sintomo più comune da astinenza da caffeina è un cerchio alla testa che in alcuni casi si può trasformare in emicrania. Il rimedio è semplicissimo: basta bere una tazza di tè o caffè. Ma persino sapere che stiamo per farlo aiuta. Dei ricercatori dell’Università di Sydney hanno infatti dimostrato che è sufficiente un placebo come il decaffeinato, a far sentire meglio chi è in astinenza.
 Thomas ha dichiarato che il caffè possiede anche proprietà analgesiche: i recettori dell’adenosina inibiti sono gli stessi legati all’origine di altri dolori. Semplici anti dolorifici come aspirina e paracetamolo diventano più efficaci se ingeriti con una piccola dose di caffè. Unica avvertenza: chiedere al proprio medico. In conclusione è ora di aggiornare il noto proverbio: “Un caffè al giorno toglie il mal di testa di torno”.

Fonte: La Repubblica

La esperanza del cafè: come la musica degli Shacka y Dres illumina la realtà delle origini

06-08-2019

MILANO – Per chi ancora nutrisse qualche dubbio rispetto alla necessità di alzare il prezzo della tazzina rispetto al canonico euro, ecco un video musicale per comprendere meglio il duro lavoro nascosto dietro un espresso. Lo beviamo velocemente al bancone, ma non è una bevanda che si esaurisce al gesto del consumatore.

Per sensibilizzare ancora una volta verso il processo di filiera spesso ignorato dall’utente finale, proponiamo una canzone che racconta la difficile realtà dei Paesi produttori. Musica e video sono stati realizzati dal duo musicale Shacka y Dres, in collaborazione con Clac Fairtrade.

Shaka y Dres, i belgi originari di El Salvador

I due artisti famosi per la loro fusione del ritmo latino americano e musica europea, gioca spesso con la loro padronanza delle due lingue madre, il francese e lo spagnolo. Belgi di seconda generazione, non hanno dimenticato le loro origini.

A dimostrazione di questo continuo richiamo alla terra dei loro genitori, hanno prodotto un video musicale che possa portare al consumatore più disattento, dei concetti importanti attraverso un mezzo comprensibile a tutti: la musica.

Immagini commoventi e un testo che fa riflettere

Non c’è scampo dai contenuti visivi, né tanto meno dalle parole cantate dagli Shaka y Dres.

 

Fonte: comunicacaffè.it

Fondi di caffe’: 20 modi per riutilizzarli in casa, in giardino e per la bellezza

06-08-2019

Fondi di caffè. Gettarli tra i rifiuti sarebbe un vero peccato, dato che rappresentano una miniera di antiossidanti e possono essere facilmente riutilizzati in svariati modi ingegnosi, da dedicare alla cura della bellezza, della casa, del giardino e dell’orto.

Ad esempio, con i fondi di caffè è possibile ottenere uno scrub per il corpo, pulire le superfici della casa e rendere più ricco il compost. I riutilizzi dei fondi di caffè sono molteplici. Vi segnaliamo i più importanti.

Indice

  • Casa
  • Tingere i tessuti
  • Allontanare le formiche
  • Pulizia del caminetto
  • Puntaspilli antiruggine
  • Pulizia della casa
  • Deodorante per auto
  • Restauro dei mobili
  • Deodorante per il frigorifero
  • Bellezza
  • Trattamento anticellulite
  • Rimuovere i cattivi odori dalle mani
  • Riflessante per capelli
  • Scrub per il corpo
  • Pediluvio
  • Maschera per il viso
  • Sapone anti-odori
  • Giardino
  • Concimare i fiori
  • Allontanare le lumache
  • Seminare le carote
  • Arricchire il compost
  • Coltivare i funghi

Casa

Tingere i tessuti

Con i fondi di caffè portati ad ebollizione in acqua è possibile ottenere una tintura naturale da utilizzare sui tessuti o per dipingere su tela e su carta.

Allontanare le formiche

Se le formiche hanno raggiunto la vostra casa, non ricorrete a rimedi drastici e tossici, ma utilizzate i fondi di caffè da posizionare nelle aree interessate per allontanarle.

Pulizia del caminetto

Pulire il caminetto e rimuovere la cenere risulterà più semplice cospargendo le superfici con dei fondi di caffè ancora umidi, che potranno inoltre assorbire eventuali cattivi odori.

Puntaspilli antiruggine

Lasciate asciugare all’aria i fondi di caffè ed utilizzateli per realizzare l’imbottitura di un puntaspilli fai da te, da ottenere assemblando e cucendo tra di loro degli scampoli di stoffa. La presenza del caffè farà in modo di evitare la comparsa della ruggine.

Pulizia della casa

Per rimuovere lo sporco ostinato e le incrostazioni dalle superfici lavabili della casa, è possibile strofinare su di esse con l’aiuto di una spugna dei fondi di caffè, aggiungendo eventualmente un po’ d’acqua o di sapone liquido naturale per facilitare l’operazione.

Deodorante per auto

Conservate e lasciate asciugare i fondi di caffè per utilizzarli per la creazione di un deodorante per auto in grado di assorbire cattivi odori e umidità. Il caffè dovrà essere inserito in una retina per confetti da chiudere con un nastro per formare un sacchetto. In alternativa è possibile impiegare la punta di un vecchio paio di collant.

Restauro dei mobili

I graffi presenti sui mobili in legno scuro possono essere ritoccati utilizzando del caffè molto concentrato o cospargendoli di fondi di caffè mescolati con acqua tiepida fino ad ottenere una pasta cremosa.

Deodorante per il frigorifero

I fondi di caffè asciutti ed il caffè in polvere, anche solubile, rappresentano un deodorante naturale per il frigorifero. Basterà riempire una ciotolina con del caffè in polvere e lasciarla agire in frigorifero per un paio di giorni. Lo stesso stratagemma può essere impiegato per la scarpiera, la cantina o altre zone della casa.

Bellezza

Trattamento anticellulite

Mescolando avanzi di caffè in polvere, zucchero di canna e poco olio di cocco è possibile ottenere un trattamento naturale da impiegare contro la cellulite. Grazie alla presenza del caffè e massaggiando il preparato con movimenti circolari sulle zone interessate, si potrà ottenere un effetto anticellulite.

 

Rimuovere i cattivi odori dalle mani

Aglio, cipolle, porri, spezie ed altri alimenti possono portare formazioni di odori persistenti sulle mani. Per eliminarli utilizzate dei fondi di caffè da strofinare sulle dita e sui palmi delle mani, per poi risciacquare con acqua tiepida.

Riflessante per capelli

Una piccola quantità di fondi di caffè può essere aggiunta durante la preparazione dell’hennè in modo da ottenere riflessi naturalmente scuri sui propri capelli. Altrimenti, con del caffè avanzato, freddo e molto diluito, è possibile effettuare il penultimo risciacquo dei capelli per ravvivarne il colore.

Scrub per il corpo

Ottenere uno scrub per il corpo sarà molto semplice mescolando i fondi di caffè con dell’olio d’oliva, fino ad ottenere un composto che sia facilmente massaggiabile sulla pelle.

Pediluvio

Un pediluvio energizzante e perfetto per arginare la sudorazione e tenere a bada la formazione di cattivi odori può essere preparato diluendo in acqua tiepida del caffè avanzato. Con i fondi di caffè si possono massaggiare i piedi per ammorbidire le zone ruvide.

Maschera per il viso

È possibile preparare una maschera per il viso utilizzando i fondi di caffè. La preparazione di questa maschera, adatta per ammorbidire la pelle, è semplicissima. Vi basterà mescolare 2 cucchiai di fondi di caffè, 2 cucchiai di cacao in polvere, 2 cucchiai di latte o di yogurt (anche vegetale), 1 cucchiaio di miele o di malto. La maschera può essere applicata sulla pelle umida, massaggiando, e lasciata agire per 15-20 minuti prima di risciacquare.

Sapone anti-odori

I fondi di caffè rappresentano un ingrediente da non sottovalutare nella preparazione casalinga del sapone ed in particolare nella rielaborazione degli avanzi delle saponette, soprattutto se composte da sapone di Marsiglia. Seguendo l’apposita ricetta si potrà ottenere un ottimo sapone adatto per il lavaggio delle mani da tenere a portata di mano in cucina, utile anche per l’eliminazione dei cattivi odori dalla pelle.

Giardino

Concimare i fiori

I fondi di caffè sono adatti per la concimazione di fiori che amano i terreni acidi, come le rose, le azalee, il rododendro, i sempreverdi e le camelie. Il terreno raggiungerà l’acidità necessaria ed i fiori potranno trarre da esso maggior nutrimento.

Allontanare le lumache

Il caffè in polvere, ottenuto lasciando asciugare all’aria i fondi rimasti nella caffettiera, potrò essere cosparso lungo i bordi dell’orto per allontanare le lumache senza ricorre a sostanze chimiche dannose. Un’altra soluzione utile in proposito è rappresentata dalla cenere.

Seminare le carote

Mescolare i semi di carote con una piccola parte di caffè in polvere di recupero renderà più semplice la loro distribuzione sul terreno durante la semina. Inoltre il caffè sarà in grado di regalare alle carote maggior nutrimento per promuoverne la crescita.

Arricchire il compost

I fondi di caffè sono ricchi di potassio, fosforo, rame e magnesio; rilasciano azoto nel terreno e lo rendono leggermente acido. Dunque non esitate nell’arricchire il vostro cassone per il compostaggio all’aperto o la vostra compostiera da balcone con i fondi di caffè. Potete anche metterli direttamente come concime per le vostre piante

Coltivare i funghi

I fondi di caffè costituiscono un concime utile per la coltivazione casalinga dei funghi, che può essere facilitata dall’acquisto di un kit di partenza. I kit per la coltivazione dei funghi sono reperibili online anche in Italia, oppure nei negozi per il giardinaggio. Dall’estero si trova in vendita un kit a base proprio di fondi di caffè.

Contro la sclerosi multipla, due studi suggeriscono che il caffè aiuti

31-07-2019

MILANO – Il caffè è una bevanda che più volte si è dimostrata esser un vero e proprio tocca sana per la salute. Soprattutto rispetto alla prevenzione di sviluppare alcune patologie importanti, come ad esempio il diabete di tipo due. Dal sito dica33.it, riportiamo un altro esempio di come la caffeina possa aiutare contro la sclerosi multipla. Questo secondo quanto riportato da due studi, uno statunitense e uno svedese, condotti rispettivamente su circa 1.100 e 4.400 adulti.

Sclerosi multipla: un alleato contro questa malattia è il caffè

Dallo studio americano è emerso che per chi beve almeno 4 tazze di caffè al giorno il rischio di sclerosi multipla si riduce di un terzo rispetto a chi non ne beve affatto. Mentre nello studio svedese i risultati sono stati pressoché identici: Anche se il numero delle tazze di caffè che riducevano il rischio era salito a sei.

«Si tratta di risultati preliminari, che devono essere confermati da molte altre prove scientifiche prima di poter essere tradotte in una vera e propria raccomandazione per la popolazione.» precisa Ellen Mowry. La neurologa alla Johns Hopkins University di Baltimora.

La quale sottolinea come all’eccesso di caffeina siano legati anche effetti negativi per la salute. E che «i dati ottenuti non dimostrano che è proprio il caffè a determinare la riduzione del rischio».

Potrebbero infatti esserci altri fattori, come lo stile di vita o l’età delle persone analizzate

«I risultati sono interessanti». Così commenta Nicholas LaRocca, della National multiple sclerosis society. «resta ora da capire perché e come l’elevato consumo di caffè è legato al rischio di sclerosi multipla».

In effetti, come concludono gli esperti, scoprire i meccanismi alla base di questo legame potrebbe aprire nuove via per la ricerca di farmaci che curino la malattia. O per lo meno ne rallentino la progressione. Inoltre potrebbe indicare strategie facili da mettere in atto nella vita quotidiana per poter vivere meglio anche se la sclerosi multipla è già presente.

La bevanda è già stata associata in altri studi a una riduzione del rischio di malattie

Come l’Alzheimer o il Parkinson che – al pari della sclerosi multipla – causano la degenerazione delle cellule cerebrali. Ma non è tutto, secondo i risultati uno studio condotto negli Stati Uniti, il consumo moderato di caffè in un certo senso “allunga la vita”; riducendo il rischio di mortalità per diverse cause.

«Diversi studi avevano già messo in luce l’effetto positivo del consumo moderato di caffè, capace di ridurre il rischio di malattie come diabete di tipo 2 o patologie di cuore e vasi. Ora esiste un altro punto in favore di questa bevanda tanto amata.

La riduzione della mortalità.» esordisce Veronica Setiawan, professore associato di medicina preventiva alla Keck school of medicine della University of Southern California, autrice principale di uno dei due articoli.

Assieme ai colleghi, l’esperta ha coinvolto nella ricerca circa 186mila persone di diversa origine etnica seguite in media per 16 anni. Scoprendo che la mortalità per diverse malattie era inferiore nei consumatori di caffè rispetto a chi non ne beveva. Una riduzione del 12 per cento per chi ne beveva una tazza e del 18 per cento quando le tazze erano tre.

 

Fonte: www.dica33.it

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